LEED: i 5 miti da sfatare.

LEED: i 5 miti da sfatare.
Giugno 26, 2015 MDS

1_Costi di progettazione e realizzazione più alti.   FALSO

Una buona fase di progettazione si traduce in un alto livello di certificazione dell’edificio ma non significa costi maggiori. LEED prevede un processo di progettazione integrata dove i diversi professionisti insieme alla proprietà definiscono tutti gli aspetti del progetto, non ultimo la sua fattibilità e realizzabilità in fase di costruzione. Verificare i requisiti che saranno in capo all’impresa già in questa prima fase è una garanzia ulteriore della buona riuscita dell’opera nei tempi  e costi definiti nel progetto.

Un esempio classico è il Prerequisito dell’area Sostenibilità del Sito, Prevenzione dell’inquinamento da attività di cantiere (Construction Activity Pollution Prevention), criterio obbligatorio, che prevede una gestione attenta e sostenibile del cantiere con l’attuazione di alcune pratiche quali: l’entrata e l’uscita stabilizzata, la pulizia delle ruote dei mezzi in uscita dall’area di cantiere, una zona ben definita che raccoglie i residui del lavaggio delle betoniere, ecc.

Questi oneri introdotti nel Piano di Sicurezza Cantiere (PSC) vengono correttamente compensati all’impresa che ha il solo obbligo di attuarli e monitorarli durante la fase di costruzione.

2_LEED certifica i prodotti da costruzione.               FALSO

Spesso ai fornitori vengono richiesti materiali certificati LEED, niente di più errato. LEED si basa su un sistema di criteri (chiamati prerequisiti e crediti), che sono considerate le migliori pratiche in termini di sostenibilità presenti sul mercato. Nel protocollo LEED vengono annoverati prodotti e materiali da costruzione che hanno differenti attributi, come ad esempio: materiali con contenuto di riciclato secondo la UNI ISO EN 14021, materiali regionali ovvero quei materiali da costruzione che sono estratti, lavorati e prodotti entro un certo raggio dal sito di progetto, legno certificato FSC, ovvero Forest Stewardship Council, certificazione di foresta gestita in maniera sostenibile, materiali rapidamente rinnovabili, che hanno un ciclo di crescita e taglio non superiore a 10 anni, prodotti con EPD (Environmental Product Declaration) e molti altri ancora.

I materiali e prodotti da costruzione possono avere requisiti che concorrono ai crediti LEED, aiutando a ottenere il punteggio che darà il livello finale di certificazione all’edificio.

3_Non si possono fare bandi pubblici utilizzando LEED.               FALSO

LEED è un protocollo che certifica la sostenibilità degli edifici quindi non richiede alla committenza, ai progettisti o all’impresa di costruzione competenze o certificazioni particolari.

Introducendo già nei bandi pubblici gli aspetti di sostenibilità ambientale presenti nel protocollo LEED ed evidenziando gli obiettivi da raggiungere prefissati dalla committenza, si pongono già le indicazioni dettagliate sul tipo di intervento da realizzare che di conseguenza si traducono in qualità certificata LEED.

4_Il LEED AP è il certificatore LEED.               FALSO

Il LEED AP svolge il ruolo di facilitatore per l’ottenimento della certificazione LEED e coordina gli attori coinvolti nella progettazione e realizzazione con l’obiettivo di massimizzare i criteri di sostenibilità dell’edificio.

Il ruolo di certificatore viene invece espletato dall’ente terzo statunitense GBCI (Green Business Certification Inc.) che ha il compito di verifica e revisione della documentazione inviata  per i singoli criteri che il progetto persegue: convalida i prerequisiti e assegna un punteggio ad ogni credito, infine rilascia la certificazione.

costi di registrazione e certificazione LEED dell’edificio si calcolano in base ad alcuni parametri: le cifre variano a seconda del sistema di rating con il quale si intende certificare l’edificio, la dimensione lorda dell’edifico e a seconda che si scelga la revisione unica o quella separata. I soci di USGBC possono vantare sconti per la registrazione e certificazione.

5_La certificazione è applicabile solo per edifici di nuova costruzione.               FALSO

Ci sono 5 famiglie di protocolli LEED: Building Design and Construction (BD+C), Interior Design and Construction (ID+C), Neighborhood (ND), Homes (HOMES) e Operation and Maintenance (O+M). Le prime quattro sono pensate per nuovi edifici o edifici che richiedono una ristrutturazione improntate, mentre il protocollo LEED O+M si applica ad edifici esistenti in uso: l’obiettivo è misurare e innalzare il livello di sostenibilità in fase di esercizio. Questa certificazione è il completamento naturale degli edifici già certificati LEED ma si può applicare anche ad edifici non certificati. La procedura si sviluppa tramite policy di comportamento, monitoraggi e misure migliorative ad impatto economico basso o nullo.

Ma cos’è LEED?

LEED è sinonimo di leadership negli edifici sostenibili. Da tempo LEED sta trasformando il nostro modo di pensare a come gli edifici e le comunità vengono progettati, costruiti, mantenuti e gestiti in tutto il mondo.