Una “Rocky Station” per REGENERATION

Una “Rocky Station” per REGENERATION
Aprile 21, 2016 MDS

Buona anche la seconda, verrebbe da dire, dopo la conclusione di REGENERATION 2016 che bissa, a distanza di un anno, il successo del concorso di progettazione europeo di Macro Design Studio in collaborazione con l’International Living Future Institute (ILFI) di Seattle, l’ente che promuove la filosofia Living Building, lo standard di sostenibilità dell’ambiente costruito più rigoroso al mondo. REGENERATION non è solo un concorso di progettazione, è un’esperienza multidisciplinare, un vero e proprio percorso evolutivo che, attraverso la sfida tecnica del Living Building Challenge, mette i migliori giovani architetti e ingegneri da tutta Europa a confronto con il futuro delle nostre comunità, combinando, con un approccio sistemico ai problemi, libertà creativa e forte competenza tecnica.

Il confronto tra i progetti presentati dai tre team internazionali è stato serratissimo, tanto che la giuria internazionale composta da Amanda Sturgeon, presidente di ILFI, Michele Stramandinoli, di Fondazione Inarcassa e Giulia Peretti, di Werner Sobek Green Technologies si è trovata in difficoltà nella scelta finale. Così, al termine delle 64 ore di workshop, è stato il progetto “Rocky Mountain” del team YELLOW (composto da Jernej Markelj, architetto di Ljubljana, Cinzia Polesini, architetto di Roma, Zuzana Prochazkova, ingegnere di Bratislava, Marco Scarlini, ingegnere di Modena e Cecilia Tosto, architetto di Catania) a portare a casa l’assegno di 3.000 € messo a disposizione anche quest’anno dalla Fondazione Architetti e Ingegneri Liberi Professionisti Iscritti Inarcassa.

Il progetto di riqualificazione della fatiscente stazione delle corriere di Arco presentato dal team giallo combina prestazioni altamente sostenibili (la progettazione LBC richiede un impatto ambientale dell’edificio a somma zero) con un’interessante riqualificazione dell’area circostante (altra esigenza espressa dal Comune dell’Alto Garda). Perché “Rocky”? Perché una delle idee forti del progetto vincitore è la realizzazione di una palestra di roccia adiacente l’edificio (per ingannare l’attesa?) pensata per collegare idealmente il nodo di trasporti locali con le splendide pareti rocciose e la vocazione sportiva di Arco.

La premiazione del pomeriggio di sabato 16 aprile è stato l’evento conclusivo della tre giorni all’interno di Centrale Fies dedicata a un approccio rigenerativo, oltre la semplice sostenibilità, per edifici e comunità. Principi che sono stati esposti e discussi nell’evento della mattina, REGENERATION. The Conference, dove Amanda Sturgeon ha descritto come ILFI si stia focalizzando sulla trasparenza delle aziende manifatturiere (Declare è una vera e propria etichetta degli ingredienti dei prodotti da costruzione, che prefigura una rivoluzione epocale) e sul passaggio dalla certificazione degli edifici comunità “viventi”. Martin Brown, figura di spicco della sostenibilità d’oltre Manica, ha poi raccontato la crescita del primo progetto del Regno Unito che conseguirà certificazione LBC. Emanuele Naboni, professore italiano con cattedra alla Facoltà di Architettura della KADK di Copenhagen, ha portato alcuni esempi di soluzioni architettoniche ideate per ambienti estremi (dall’Amazzonia all’Artico). In chiusura, la testimonianza del team vincitore di REGENERATION 2015, con il progetto “Proud to be zero”, la riqualificazione dell’edificio della biblioteca di Dro.

Anche questa edizione di REGENERATION ha dimostrato che un progetto di riqualificazione di un edificio pubblico a impatto zero non solo è tecnicamente possibile, ma può mettere in moto energie positive tali da stimolare la rigenerazione di un’intera comunità. Con l’ulteriore complicazione quest’anno dell’intervento su un edificio vincolato dalla Soprintendenza per i Beni Culturali, il che ha notevolmente ristretto lo spazio di manovra dei partecipanti.

Ringraziare singolarmente tutte le persone, le aziende e gli enti che hanno collaborato a REGENERATION 2016 ci porterebbe via davvero troppo tempo; lo facciamo in modo allargato e indistinto. Senza una partecipazione e un impegno così corali REGENERATION semplicemente non esisterebbe.

Si realizzano sempre le cose in cui credi realmente; e il credere in una cosa la rende possibile”.- Frank Lloyd Wright.

Il video dell’intervista ad Amanda Sturgeon (the International Living Future Institute, CEO) sul futuro della sostenibilità nelle costruzioni e gli “edifici viventi”

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