Rendicontare la sostenibilità aziendale: arriva la direttiva CSRD

Rendicontare la sostenibilità aziendale: arriva la direttiva CSRD
Aprile 4, 2023 MDS

Nella plenaria dello scorso 10 novembre 2022 i deputati del parlamento Europeo hanno approvato a larga maggioranza la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), la Direttiva sulla rendicontazione societaria di sostenibilità.

A differenza della NFRD (Non-Financial Reporting Directive), la CSRD introduce obblighi di trasparenza più dettagliati in tema di ambiente, diritti umani e standard sociali: la direttiva obbliga le grandi imprese dell’Unione Europea a rendere regolarmente pubblici i dati sul loro impatto ambientale, sociale e sui rischi di sostenibilità a cui sono esposte con l’obiettivo di ridurre il fenomeno del greenwashing e creare il terreno fertile per far nascere standard di rendicontazione di sostenibilità trasparenti.

La direttiva CSRD prevede un percorso di attivazione graduale:

  • Le prime ad essere interessate dal 1° gennaio 2024 saranno le grandi imprese di interesse pubblico con più di 500 dipendenti, già soggette alla DNF (Dichiarazione Non Finanziaria), con scadenza della pubblicazione dei dati nel 2025;
  • dal 1° gennaio 2025 toccherà poi alle grandi imprese non ancora soggette alla DNF, quindi quelle con più di 250 dipendenti e/o 40 milioni di euro di fatturato e/o 20 milioni di euro di attività totali con scadenza di pubblicazione dei dati nel 2026;
  • dal 1° gennaio 2026 sarà la volta delle PMI e le altre imprese quotate, con scadenza della pubblicazione nel 2027. Alle PMI è data la possibilità di non partecipare fino al 2028.

I dati sulla sostenibilità che dovranno essere forniti con la CSRD toccano i criteri ESG, ossia riguardano la strategia aziendale e la sua compatibilità con la transizione verso un’economia sostenibile e verso la neutralità climatica, gli obiettivi fissati e i progressi raggiunti, gli impatti negativi sull’ambiente imputabili all’impresa e alla sua catena di approvvigionamento, la descrizione di come la società tiene conto degli interessi degli stakeholders, la descrizione degli asset intangibili e le metodologie utilizzate per tracciare e presentare le informazioni riportate.

La dichiarazione di sostenibilità sarà di fatto equiparata quindi alla dichiarazione finanziaria, permettendo di raccogliere maggiori informazioni e di poterle comparare. Il risultato di applicazione di questa direttiva sarà un incremento delle condivisioni dei dati sulla sostenibilità delle aziende da 11.700 attualmente già attive a quasi 50.000 coinvolte.

CSRD e Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile

Si tratta di un’ulteriore dimostrazione al mondo di quanto l’Europa sia in prima linea per rispettare gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, che mette le basi per una nuova cultura di impresa attenta non più solo al mero profitto degli stakeholder, ma anche all’ambiente, al sociale e all’engagement/empowerment dei propri dipendenti.

Alla maggior parte delle aziende interessate dalla direttiva CSRD è quindi richiesto un nuovo livello di coinvolgimento. Macro Design Studio, lavorando in sinergia con le aziende, monitorando i processi, gli obiettivi strategici e di sostenibilità, valutando i punti di forza e criticità, può sostenere le aziende in questo percorso, per far si che la direttiva diventi una reale e concreta opportunità di sviluppo.